La visita reumatologica – Come funziona
Visita reumatologica – Come funziona
La visita reumatologica – Cos’è e perché è importante
La visita reumatologica è un esame eseguito dal medico specialista reumatologo, di fondamentale importanza per prevenire, diagnosticare e curare le malattie reumatiche. Obiettivo della visita reumatologica, infatti, è proprio quello di individuare la malattia reumatica e di impostare una terapia appropriata.
Le malattie reumatiche colpiscono articolazioni, ossa, muscoli, tendini e legamenti, ma non hanno origine da traumi. Tra le malattie reumatiche più diffuse, troviamo l’artrite reumatoide, l’artrosi, l’osteoporosi, le connettiviti, il lupus eritematoso, la spondilite anchilosante che, se non diagnosticate e trattate in tempo, generano gravi conseguenze alla funzionalità delle parti colpite e invalidità anche permanente.
Considerate le caratteristiche diverse e i sintomi non sempre riconoscibili, la visita reumatologica diventa lo strumento principale per una diagnosi precoce e corretta.
La visita reumatologica – Quando è opportuno farla
In genere, è il medico curante a consigliarla o prescriverla. Tuttavia, diventa opportuno rivolgersi a un reumatologo anche di propria iniziativa, in presenza dei seguenti sintomi:
-
- dolori articolari
- stanchezza e affaticamento
- febbre persistente
- dolori muscolari
- dita delle mani bianche
- rigidità, formicolio, tremore, intorpidimento
La visita reumatologica – La prima visita
Durante la prima visita reumatologica, lo specialista si avvale di una serie di elementi e fattori per giungere alla diagnosi della malattia reumatica:
- Anamnesi – Con l’aiuto del paziente, il reumatologo analizza la storia clinica e la situazione attuale dell’assistito, per raccogliere la maggiore quantità d’informazioni utili alla diagnosi.
Lo specialista in reumatologia rivolgerà domande relative a patologie passate o in corso, malattie presenti in famiglia, tipologia di farmaci assunti, interventi subiti, terapie effettuate, menopausa.
Molta importanza riveste anche lo stile di vita del paziente, le abitudini alimentari, l’attività fisica, la sedentarietà, il fumo, l’alcol, lo stress, di cui il reumatologo vorrà informarsi.
Durante la prima visita reumatologica, verranno analizzati i sintomi: il periodo della loro insorgenza, la tipologia, l’intensità, la frequenza, la presenza di altri segnali, quali per esempio la perdita di peso o difficoltà respiratorie.
- Esame obiettivo – Nella seconda parte, il reumatologo visiterà il paziente e procederà a controllare lo stato di salute di articolazioni, ossa e muscoli, per effettuare una valutazione corretta.
Potrebbe rivelarsi utile anche esaminare il liquido sinoviale, che lubrifica le giunzioni articolari proteggendole dall’usura, allo scopo di fornire una diagnosi esatta.
- Esami di laboratorio – All’esito della visita reumatologica, lo specialista potrebbe prescrivere ulteriori accertamenti tramite esami strumentali o clinici: radiografia, capillaroscopia (esame dei vasi delle dita), esami del sangue e delle urine, TAC, risonanza magnetica, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, ecografia articolare, densitometria ossea (MOC), artrocentesi. L’obiettivo di questi esami è di capire meglio il tipo di malattia e di distinguerla da altre patologie reumatiche.
- Diagnosi – Alla fine della visita, il reumatologo indicherà la propria diagnosi e prescriverà la terapia più appropriata, nel caso in cui sia giunto a una diagnosi completa. In alternativa, sulla base d’ipotesi diagnostiche, prescriverà gli esami di approfondimento da eseguire, al fine di giungere a una diagnosi esatta.
La visita reumatologica – La visita di controllo
In caso di patologia reumatica accertata, si rendono necessarie visite di controllo periodiche. Queste sono importanti per il malato reumatico, al fine di tenere sotto controllo lo stato di avanzamento della malattia, verificare l’adeguatezza della terapia e le risposte dell’organismo, valutare i possibili problemi, gli effetti della cura riscontrati e un’eventuale modifica del trattamento per migliorare la gestione della patologia.